Alla base dei saggi raccolti in questo volume sta un’idea avventurosa della conoscenza, che non è mai una somma astratta di nozioni, ma il prodotto di un desiderio irresistibile, quando non di una vera e propria follia. Intrepidi viaggiatori, mercanti, missionari, eruditi vissuti nel chiuso delle biblioteche hanno partecipato a questa avventura, da sempre al centro dell’interesse di Spence, magistrale interprete del reciproco rapporto di fascinazione (fatto di entusiasmo, di curiosità, di spaesamento) che lega, dal Medio Evo ai giorni nostri, l’Occidente e la Cina.